La misura Beni strumentali (Nuova Sabatini) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Gli imprenditori possono ottenere un contributo a fronte di un finanziamento da utilizzare per l’acquisto di beni utili allo svolgimento e sviluppo dell’attività: dai nuovi macchinari alle tecnologie digitali.

Soggetti benificiari

La misura Beni strumentali (Nuova Sabatini) è destinata: 1. alle pmi (piccole e medie imprese) presenti su tutto il territorio nazionale e attive in vari settori economici, incluse l’agricoltura e la pesca, a esclusione delle attività finanziare e assicurative; 2. alle imprese estere che si impegnano ad aprire una sede operativa in Italia entro i termini previsti per la presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Dimensione d’impresa rilevata con riferimento alla data di presentazione della domanda

Microimpresa: un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo non superiore a 900.000 euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 450 mila euro.
Piccola impresa: un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni.
Media impresa: un’impresa con meno di 250 occupati e realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo non supera i 25 milioni di euro.

Beni ammissibili

Autoveicoli, macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. I beni devono presentare un’autonomia funzionale: non è cioè ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari. I beni devono essere nuovi di fabbrica e riferibili a immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Sono esclusi dall’agevolazione i terreni e i fabbricati, incluse le opere murarie in quanto non sono classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale. Non sono agevolati i beni usati. Non è in ogni caso ammissibile l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti

Investimenti ordinari: il contributo erogato è del 2,75%
Investimenti 4.0 e investimenti green: il contributo erogato è del 3,575%
Nel caso di richiesta di Nuova Sabatini Green, sono necessari alternativamente: 1. il possesso da parte dell’impresa richiedente le agevolazioni di un’idonea certificazione ambientale di processo; 2. che i beni oggetto dell’investimento siano corredati da una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo; 3. un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata dal produttore, importatore o distributore dei beni.
La concessione del contributo è condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento bancario o in leasing finanziario. Importo: deliberato mimino da euro 20 mila a un massimo di euro 4 milioni. Durata: non superiore a 5 anni (durate ammesse 24-36-48-60 mesi).

Beneficiari dell’agevolazione

L’agevolazione potrà essere riconosciuta: alle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione e che intendono realizzare un programma di investimento. Condizione necessaria per accedere all’incentivo è aver deliberato, entro la data di presentazione della domanda, un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.

Agevolazione e tempistiche

Il provvedimento prevede la concessione di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento a un tasso d’interesse annuo pari al 5 per cento per le micro e piccole imprese e del 3,575 per cento per le medie imprese. La definizione della modulistica per la presentazione delle domande di agevolazione è rimandata a un successivo provvedimento, atteso entro luglio 2024.

Avvio e conclusione dell’investimento

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai
contributi
. Le tre condizioni affinché l’investimento si consideri avviato:
1. L’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti, inclusa la stipula di contratti o l’emissione di conferme d’ordine, atti a ordinare macchinari, attrezzature, impianti, software o qualsiasi altro impegno che renda irreversibile il programma, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
2. Sono state emesse fatture relative a uno o più beni che compongono il programma;
3. Sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a uno o più beni che compongono il programma d’investimento.
Gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Per data di ultimazione si intende la data di emissione dell’ultimo titolo di spesa o, in caso di leasing, la data dell’ultimo verbale di consegna riferito al programma di investimento.
Tale data non coincide quindi con la data di collaudo, messa in opera o immatricolazione del bene agevolato né di pagamento della fattura. Non è possibile chiedere una proroga per il periodo di conclusione del programma di investimenti.